giovedì 31 gennaio 2013

Villadossola, a scuola da Zuzzurro per diventare attori

a sinistra Andrea Brambilla, Zuzzurro
Progetto dell'attore Andrea Brambilla: racconterà il dietro le quinte del mondo dello spettacolo

FRANCESCA ZANI

Una scuola di teatro che non sia solo un corso di recitazione, ma un vero e proprio viaggio nel mondo del palcoscenico, attraverso i mestieri e le storie che lo caratterizzano. Questo è il progetto che ha in mente Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro: proposto qualche anno fa nel Verbano, non era andato in porto, ma ora ha incuriosito il comune di Villadossola e la Comunità montana delle valli ossolane.

Il teatro «La Fabbrica» è il luogo prescelto per ospitare l’iniziativa, ancora in fase di progettazione e proposta in anteprima. Il progetto potrebbe prendere avvio tra settembre e ottobre, gestito da Brambilla e dalla moglie Pamela Aicardi, scenografa, costumista e proprietaria di un negozio nel centro di Intra. I due, che hanno casa a Premeno, saranno affiancati nell’impresa da addetti del settore, attori, truccatori, scenografi, registi, proponendo corsi specifici professionali.

"Ci piacerebbe spiegare ai giovani tutti gli aspetti che ruotano intorno al mondo del teatro, inclusi la fatica e l’impegno - spiega l’attore, che ha alle spalle una lunga carriera teatrale e televisiva con l’amico Gaspare (Nino Formicola) -. I corsi includeranno le tradizionali prove, spiegazioni e racconti a cura di esperti. In questa fase è importante capire se c’è l’interesse da parte di enti pubblici e privati".

mercoledì 30 gennaio 2013

Villadossola - Teatro La Fabbrica: il 2 febbraio c'è "La Traviata"

E’ piaciuto ‘A piedi nudi sul parco’ di Neil Simon, con il 93% del gradimento del pubblico. Prosegue a gonfie vele la stagione teatrale alla Fabbrica di Villadossola che ora si prepara all’opera: il 2 febbraio c’è ‘La Traviata’.

Ma andiamo con ordine:la scorsa domenica tanti applausi per la commedia dalla quale nel 1967 è stato tratto l’omonimo film con Robert Redford e Jane Fonda. La storia di ‘A piedi nudi sul parco’ è quella di due neo sposi che iniziano la loro vita coniugale in un piccolo appartamento. Qui entrano in gioco la madre di lei ed un eccentrico inquilino che fanno emergere le differenze caratteriali tra marito e moglie. Sul palco Gaia De Laurentiis, Valeria Ciangottini, Libero Sansavini, Federico Fioresi e Stefano Artissunch per la regia di quest’ultimo. Incassato l’ennesimo successo, la stagione teatrale prosegue il 19 febbraio con ‘Il discorso del re’ per la regia di e con Luca Barbareschi.

Imminente invece – per il 2 febbraio - l’appuntamento con l’opera e La Traviata, spiega l’assesore alla cultura Marcello Perugini. Da 5 anni il teatro villadossolese ospita alcune opere. puntualizza Perugini. La Traviata è considerata l'opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a Rigoletto. A portarla in scena, con un cast internazionale, sarà la Società culturale artisti lirici Torinese Francesco Tamagno. La direzione è affidata a Franco Giacosa, la regia a Vincenzo Santagata. Sono ancora disponibili biglietti in prevendita;sarà anche possibile acquistare i ticket direttamente prima dello spettacolo di sabato sera che inizierà alle 20,30. L’opera tornerà alla Fabbrica a marzo.

martedì 29 gennaio 2013

Punto nascite: apertura del ministro Balduzzi

Il ministro Balduzzi è arrivato a Domodossola dove era atteso per un impegno della campagna elettorale. Il suo viaggio è partito a Verbania a bordo di un'ambulanza, una provocazione lanciata dal Movimento 5 stelle che ha voluto che il ministro sperimentasse quello che una donna in gravidanza prova dovendosi spostare dal punto nascite domese all'ospedale verbanese. Balduzzi ha mostrato un'apertura a riguardo "Nei prossimi giorni potrei incontrare i comitati" ha spiegato. E forse la data potrebbe essere quella del prossimo 15 febbraio a Novara con comitati, associazioni ed enti locali. Un’apertutra Balduzzi l’ha manifestata sul punto nascite di Domodossola: “in sanità ci vogliono gli standard ma in testa c’è il diritto alla salute. Per questo un incontro sarebbe un’occasione di approfondimento”. Quando è partito da Verbania ha così commentato l'insolito viaggio in ambulanza: "E’ un luogo un po’ singolare comunque non mi sottraggo, credo che avere elementi diretti del territorio sia utile per prendere delle decisioni. Oggi ho detto alla Regione che sarebbe importante aprire un’interlocuzione tra la stessa Regione Piemonte ed il territorio, a cui anche il Ministero della Salute può dare una mano”. Una volta giunto in via Romita dopo circa 40 minuti di viaggio il ministro ha commentato “insolito iul fatto di incontrare i comitati su un’ambulanza, di solito lo si fa attorno ad un tavolo o su un’automobile, non mi sono sdraiato, sarebbe stato più difficile, è certo che i buchi che avete aperto stanotte….”Una volta entrato presso la sede della comunità montana, il ministro ha interloquito con alcuni esponenti dei comitati della sanità locali.

Video 1:

Video 2:

Viganella: Nel paese dello specchio si cattura anche l'energia

Viganella
Viganella aveva installato un impianto per deviare i raggi del sole: ora fa cassa col fotovoltaico

FILIPPO RUBERTA'

Era il paese dello specchio, installato nel 2006 per deviare sul centro abitato i raggi del sole. Ora Viganella, 586 metri in valle Antrona, diventa anche il paese del fotovoltaico: l'impianto installato lo scorso maggio sotto lo specchio solare porta nelle casse del piccolo Comune 6 mila euro l'anno.

Negli anni, le amministrazioni hanno saputo far fronte alla posizione infelice del paese: i raggi del sole, dall'11 novembre al 2 febbraio, non riescono a superare la montagna di fronte, per riscaldare e illuminare le abitazioni. In passato si tagliavano le piante, per aprire un varco, ma negli anni dell'innovazione tecnologica è bastato uno specchio: fu il sindaco Pier Franco Midali, nel 2006, a lanciare la sfida. Dall'Europa al Canada, televisioni e turisti arrivarono in valle Antrona per assistere all'inaugurazione dell'impianto e vedere i raggi del sole raggiungere, a dicembre, la piazza centrale del paese.

Giuliana Sgrena domani a Domodossola

Giuliana Sgrena
Al Badulerio si parlerà di Medio Oriente. Appuntamento organizzato da Sel

La giornalista ossolana Giuliana Sgrena, esperta delle questioni che riguardano il nord Africa e il Medio Oriente, sarà domani sera alle 17,30 al circolo del Badulerio di Domodossola. Durante l’incontro, organizzato da Sinistra Ecologia Libertà, si parlerà della guerra in Mali, dei sommovimenti nei paesi vicini come l’Egitto e delle forme di intervento per fornire aiuto alle popolazioni.

Villadossola: Lavoratori Sider Scal, appello ai politici: "Mantenete le promesse"

Sede Sidescal - Villadossola
Lettera dei dipendenti: sta per scadere la Cassa integrazione straordinaria, chiedono il rinnovo in deroga

Si rivolgono a "a politici e amministratori che parteciparono il 25 gennaio 2010 al Consiglio comunale aperto a Villadossola pro lavoratori Sider Scal e che, in quella sede, promisero il loro aiuto". A loro, i dipendenti della Sider Scal chiedono di mantenere le promesse: "Quella sera vi erano sindaci, amministratori provinciali e regionali, parlamentari, tra loro i senatori Valter Zanetta e Enrico Montani, i consiglieri regionali Aldo Reschigna e Paola Barassi e il presidente della Provincia Massimo Nobili. Il 27 febbraio 2013 ci scade la Cassa integrazione straordinaria, abbiamo ricevuto le lettere che ci comunicano che ogni rapporto di lavoro cesserà il 27 febbraio 2013 e saremo posti in mobilità. Vi chiediamo di adoperarvi affinché ci siano concessi dodici mesi di Cassa integrazione in deroga, il che permetterebbe ad alcuni di noi di agganciarci alla pensione e ad altri di trovare un’occupazione". Concludendo con un augurio: "Che capiate la drammaticità della situazione e confidiamo che manteniate ciò che quella sera di gennaio avete promesso".

lunedì 28 gennaio 2013

Domodossola: "Viaggio ad Auscwitz"

L’Assessore all'Istruzione del Comune di Domodossola, Salvo Iacopino, ricorda che, nell'ambito della stagione Teatro-Scuola, che quest'anno vede per la prima volta il Civico Teatro Galletti di Domodossola operare in sinergia con il Teatro La Fabbrica di Villadossola, verrà ricordato il “Giorno della memoria” con la rappresentazione «VIAGGIO AD AUSCHWITZ» che andrà in scena giovedì 31 gennaio, presso il Teatro Galletti, a cura della Compagnia teatrale “IL MELARANCIO” di Cuneo. L’Assessore Iacopino precisa che, stante l’alto numero di prenotazioni di studenti delle scuole superiori, cui l'iniziativa è rivolta, si svolgeranno due spettacoli: uno alle 9 e uno alle 11.

Un anno fa moriva Scalfaro, solo una messa per ricordarlo a Novara


Scalcaro con nipote alla patronale
 Il nipote Paolo: “Fu una persona scomoda. Non ha avuto paura a rimanere isolato”

SIMONA MARCHETTI

Solo una messa. Novara ricorda in tono minore l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, scomparso un anno fa, il 29 gennaio del 2012, a 93 anni. Nella stessa data, un anno dopo, sarà commemorato alle 18,30 nella chiesa di San Nazzaro della Costa con una messa. «Ma no, a Roma è appena stato presentato un libro su di lui di Giovanni Grasso, e presto l’autore verrà a Novara - minimizza il nipote Paolo Cattaneo - inoltre Borgolavezzaro, paese del Novarese che gli ha concesso la cittadinanza onoraria, a febbraio gli intitolerà una sala del Comune».

Comunque non molto. «Ma a lui sarebbe piaciuto questo stile sobrio, non gridato, che guarda più ai contenuti che all’apparenza - sottolinea Cattaneo - il problema è portare avanti le sue istanze». Ci sarà tra qualche mese anche un convegno ad alto livello, proposto dall’Istituto storico sulla Resistenza: «Sarà sulla Costituzione, che lui ha sempre difeso fino in fondo».

sabato 26 gennaio 2013

Domodossola: Viaggio al centro dell'Europa per due piedi e quattro zampe

Gianluca Ratta con Shira
Gianluca Ratta, torinese, ha già percorso a piedi più di 47 mila km con l'husky Shira. Questo è l'ultimo viaggio insieme

FRANCESCA ZANI

"Ti hanno abbandonata, mi piacerebbe portarti con me, ma dovrai camminare molto in mia compagnia". Con queste parole è iniziato dodici anni fa in Sicilia il rapporto di affetto tra Gianluca Ratta e il suo cane Shira, un husky dal pelo folto. Lui, quarantenne torinese con un sogno nel cassetto: girare il mondo a piedi. Lei, lasciata sola da un padrone poco responsabile e in cerca di un nuovo amico. I due sono partiti per un viaggio attraverso tutta l’Europa, riassunto nel libro autobiografico "Io e Shira".

La "strana coppia" è arrivata ieri a Domodossola: ripartiranno domani partiranno alla volta della valle Vigezzo, per oltrepassare le Centovalli e giungere a Bellinzona e Lugano, dove si concluderà il tour battezzato "Cuore d’Europa a piedi e a zampe". Dal 2000 a oggi i chilometri percorsi da Ratta con la sua amica a quattro zampe sono 47.500, con 32 paia di scarpe consumate e altrettanti barattoli finiti di vaselina, usata per proteggere i polpastrelli di Shira. I due hanno fatto tre volte il giro dell’Italia, due volte quello della Svizzera e dell’Austria, sono stati in Germania, Francia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.

Pieve Vergonte - Bonifica ex Enichem, gli abitanti ci sperano: "Così torniamo a respirare"

L'intervento durerà 10 annu, con un investimento da 150 milioni di euro

RENATO BALDUCCI

E’ in dirittura d’arrivo la bonifica dell’ex stabilimento chimico Enichem. Manca solo il via libera del Ministero dell’ambiente e poi, per dieci anni, Pieve Vergonte sarà interessata da un’imponente operazione di bonifica che dovrà "risanare" i danni ambientali causati da decenni di lavorazioni chimiche. La raccolta dei pareri tecnici favorevoli e la conclusione positiva della valutazione d’impatto ambientale avvenuta giovedì a Torino, è il penultimo atto prima di dare il via ad un intervento ambientale atteso da oltre 10 anni. Da quando si scoprì - era il 1996 - che il ddt, l’insetticida prodotto nello stabilimento, aveva inquinato terreni e acque da Pieve Vergonte sino al lago Maggiore. Inquinamento che costò la condanna a diversi dirigenti di Enichem. La giunta regionale del Piemonte deve ora deliberare e inviare la pratica al Ministero che emetterà il decreto finale di approvazione del progetto. Un’operazione da 150 milioni di euro progettata da Syndial (gruppo Eni), per «ripulire» il sito industriale una volta di proprietà di Enichem ed oggi nella mani della multinazionale belga Tessenderlo.
In paese, gli abitanti ci sperano davvero: "Così torneremo a respirare" raccontano.

venerdì 25 gennaio 2013

Domodossola, prove d'evacuazione nella borgata a rischio frana

Enti e associazioni in municipio per organizzare l'esercitazione di settembre a Calice

RENATO BALDUCCI

Una grande frana incombe sull’abitato di Calice, borgata di Domodossola. Le forti piogge autunnali hanno mosso quel pezzo di montagna sotto l’alpe Lusentino e tutto l’abitato compreso che tra Gabi Valle e Calice corre il rischio d’essere sommerso. È necessaria l’evacuazione in massa dei residenti della borgata. Una grossa operazione di protezione civile che vedrà impegnati moltissimi uomini e mezzi. E’ l’ipotetico scenario dell’esercitazione programmata per le prime due settimane di settembre. Una prima riunione si è già tenuta in municipio a Domodossola presente una numerosa rappresentativa di enti e associazioni. Per lunedì è fissato un secondo incontro nella sede degli alpini di Gabi Valle, serata alla quale è stata invitata la popolazione. L’ amministrazione comunale spiegherà quanto avverrà fra pochi mesi in quella zona che gravita lungo il conoide del rio di Anzuno. "Lo scopo - dice l’assessore comunale Antonio Leopardi - è di aggiornare i piani di protezione civile comunale sul rischio idrogeologico che può realmente interessare l’area oggetto di esercitazione".

giovedì 24 gennaio 2013

Domodossola: Fa saltare la vendita della Porsche, ma si tiene i soldi dell'anticipo

Un imprenditore domese di 28 anni denunciato per truffa da una società francese

RENATO BALDUCCI

Un imprenditore domese di 28 anni di Domodossola è stato denunciato dai carabineiri della stazione domese. E’ accusato di truffa, per aver raggirato una società francese che stava acquistando l’auto (una Porsche) che l’uomo aveva messo in vendita su Internet. La società aveva anticipato 34 mila euro per entrare in possesso della vettura sportiva, ma il domese aveva poi fatto saltare la vendita tenendosi i soldi ricevuti come anticipo.

Novara: "Una Fondazione della diocesi per aiutare giovani e donne in difficoltà"


Mons. Brambilla
Annuncio del vescovo alla festa di San Gaudenzio: "Un progetto con la Caritas basato sul microcredito"

FILIPPO MASSARA

Nel giorno dei riti e della festa patronale di San Gaudenzio, il pensiero del vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla è andato alle persone in difficoltà.

Durante le messa nella basilica di Novara ha annunciato il suo progetto: creare una Fondazione basata sul «microcredito», in collaborazione con la Caritas diocesana, per donare aiuti a donne e giovani.

mercoledì 23 gennaio 2013

Mons. Brambilla: Discorso di San Gaudenzio 2013


Mons. Franco Giulio Brambilla

Carissimi, oggi, con la solenne celebrazione di san Gaudenzio, giunge a compimento il mio primo anno tra voi. Il giorno 23 gennaio dello scorso anno prendevo possesso canonico della Diocesi di Novara. La festa del Patrono di Novara e della Diocesi d’ora in avanti rappresenterà per me quasi la scansione delle tappe del mio servizio episcopale alla Chiesa novarese: per così dire il mio compleanno a Novara. Perciò ho pensato di cominciare dall’inizio. Ho preso tra le mani la biografia medievale di san Gaudenzio, nella bella edizione critica pubblicata esattamente trent’anni fa, e ne ho letto con calma la nitida ed edificante descrizione nello stile delle Legendae che dovevano essere appunto lette nella celebrazione del salterio liturgico. Tra le nove lectiones in cui è scandita la Vita mi sono soffermato sulla scena che sento più prossima alla mia condizione attuale e che ho fatto esporre qui sopra col “telero” di Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, quasi a visualizzare davanti ai vostri occhi la scena che vi faccio riascoltare dalla Vita sancti Gaudentii:

martedì 22 gennaio 2013

Domodossola - Morto il papà di don Nur. Addio con rito mussulmano.


don Nur celebra la sua 1ª Messa
E' morto nella tarda serata di domeica nella sua casa alla Cappuccina di Domodossola Adel Nassar; 64 anni. Egiziano di nascita e mussulmano di religione, l'Ossola ormai era diventata la sua casa. Arrivato in Italia alla fine degli anni settanta, durante un raduno giovanile sul tema dell'integrazione aveva incontrato Ines Rovereti di Villadossola.
Nel 1978 il matrimonio; fino al 1982 hanno vissuto a Villa, prima di trasferisi a Domo. Per molti anni aveva fatto il pizzaiolo nelle valli dell'Ossola, a Macugnaga e in Vigezzo. Dalla coppia sono nati tre figli: Nur, Karim e Nadir. Mamma cattolica e papà mussulmano, i tre ragazzi sono cresciuti liberi di professare la fede che volevano.
Il primo dei tre, Nur, lo scorso giugno è stato ordinato sacerdote e proprio nella collegiata domese ha celebrato la prima messa. Attualmente è impegnato nella pastorale giovanile delle parrocchie dell'Alto Vergante. «Mio papà ha vissuto serenamente nella sua fede fino alla fine - commenta don Nur - il funerale sarà secondo la religione mussulmana». Il rito sarà celebrato domani nella moschea di Domodossola, in via Città di Lima. La sua salma verrà poi portata al cimitero di Domodossola, nella zona riservata ai non cristiani.

da La Stampa del 22 gennaio 2013

lunedì 21 gennaio 2013

"Vogliamo per il San Biagio lo stesso trattamento di Susa"

I comitati della sanità intervengono sulla scelta della Regione


protesta mamme 2011

Susa si salva, Domodossola no. A distanza di poche ore la Regione ha prima ribadito la chiusura del punto nascite dell'ospedale ossolano «in quanto non rispetta gli standard minimi nazionali e regionali relativi al volume di attività» e poi ha confermato la vita di quello del Torinese, derogando al parametro dei 500 parti alla luce delle particolari condizioni morfologiche del territorio.
Una scelta che ha fatto rimontare la protesta in Ossola, dove comitati e associazioni da anni portano avanti la battaglia in difesa del punto nascite dell'ospedale San Biagio. Proprio martedì una delegazione ossolana aveva consegnato all'assessore regionale Paolo Monferino oltre 10 mila firma in difesa del servizio. Poche ore dopo la conferma della chiusura del punto nascite durante l'assemblea convocata a Novara per illustrare la riorganizzazione del sistema sanitario nella Federazione 4 (quella che comprendere Novara, Biella, Vercelli e Vco).

sabato 19 gennaio 2013

Emodinamica al San Biagio, appaltati i lavori

L'Asl: "Il laboratorio entrerà in funzione a giugno"

RENATO BALDUCCI

San Biagio - Domodossola

Emodinamica sarà operativa a giugno. Sono iniziati i lavori di sistemazione dei locali che accoglieranno il laboratorio che la Regione ha assegnato al San Biagio di Domodossola. L’attrezzatura arriva dall’ospedale di Chivasso e sarà sistemata al piano terra dell’ala nuova dell’ospedale, quella di fronte la portineria. La determina per l’adeguamento dei locali, l’Asl l’ha firmata mercoledì, impegnando una spesa di 118 mila euro sull’importo complessivo di 170 mila previsto dal progetto esecutivo approvato a luglio. L’intervento è stato affidato a una ditta milanese che ha fatto un ribasso del 25 per cento sui lavori.

Il direttore della gestione infrastrutture e tecniche biomediche dell’Asl, Mario Mattalia, spiega che «si sta modificando la sala che accoglierà il laboratorio. Occorre fare una struttura in acciaio in quanto la macchina sarà appesa e pesa circa 1.500 chili e una potenza di 100 chilowatt. Lavori che impegneranno un mese. Quindi dovremo fare tutta l’impiantistica e questo occorrerà altri tre mesi. Poi la macchina sarà tarata. Se tutto va bene potrebbe entrare in funzione entro l’estate».

Il direttore dell’Asl Torino 4 ha già comunicato di aver fatto smontare le apparecchiature all’ospedale di Chivasso, poi i tecnici della Philips rimonteranno l’angiografo al San Biagio. I medici che lavoreranno nel laboratorio saranno in stretto contatto con i colleghi di Novara. L’Asl, sulla base delle indicazioni della Regione, attiverà gradualmente il servizio con un’apertura limitata dalle 8 alle 16 per sei mesi. Il primo commento è di Bernardino Gallo (Sos Ossola) che parla «di risultato storico conseguito grazie all’unità del nostro territorio».

venerdì 18 gennaio 2013

Premia, dove la solidarietà non ha confini


bambini etiopi

E’ proprio vero: la solidarietà non ha confini di spazio e nemmeno di età. Protagonisti di una bella storia sono stavolta gli alunni della scuola primaria di Premia che in occasione del Natale, festa per antonomasia dedicata ai bambini ed al regalo, i doni non solo li hanno ricevuti, ma li hanno anche fatti. A chi? Ai loro coetanei di un lontano Paese, l’Etiopia, in centro Africa. L’iniziativa è partita da alcune signore ossolane che nel mese di ottobre si sono recate in Africa con il Centro Aiuti per l’Etiopia; tornate a casa, in Ossola, hanno parlato dello loro esperienza con le rappresentanti di classe della Primaria di Premia, Lorena Antonetti e Wanda Frassetti che a loro volta hanno fatto partecipi le maestre della scuola. Così, con grande generosità le alunne e gli alunni della scuola hanno fatto una raccolta di materiale didattico, penne, quaderni, matite e gomme da destinare ai bambini etiopi. Non solo. Nei giorni del natale si sono improvvisati anche commercianti mettendo in vendita in un banchetto i dolci preparati dalle loro mamme. Così hanno ricavato oltre 300 euro ed anche questa piccola somma è andata al Centro Aiuti per l’Etiopia. Nei giorni scorsi la direttrice del Centro, Giovanna Minoggio, si è recata a Premia dove ha incontrato le bambine ed i bambini, le maestre Augusta Setti e Nadia Francioli con la preside Paola Marchi ed ha ricevuto da loro i doni che andranno ad Addis Abeba e ad Areka, l’altro luogo del grande Paese africano in cui in questo momento il Centro è impegnato a favore dei bambini. Un incontro interessante e per molti aspetti anche commoventi proprio perché ad essere protagonisti, insieme agli adulti, sono stati, con la loro spontaneità proprio i bambini. Il materiale raccolto ed i soldi saranno consegnati, probabilmente già a febbraio, dai volontari italiani che si recheranno in Etiopia.

Domodossola, il piano della Regione chiude il punto nascite

Inutile la raccolta firme. Al San Biagio confermato però l'arrivo di emodinamica

RENATO BALDUCCI

protesta mamme nel 2011

Conto alla rovescia per l’ospedale di Domodossola. Entro venti giorni sarà pronta in Regione la delibera che ridisegnerà la mappa della sanità piemontese. Compresa la chiusura del punto nascite all’ospedale «San Biagio» di Domodossola, dove però arriverà emodinamica.La notizia arriva dall’incontro a Novara tra l’assessore regionale Paolo Monferino e i vertici delle aziende sanitarie. L’attesa è finita, per il San Biagio è l’ora di tagli e potenziamenti. Lo afferma anche il direttore sanitario dell’Asl Vco Francesco Garufi: "E’ stato confermato che i presidi di Verbania e Domodossola sono un’unica struttura, che sarà chiuso il punto nascite e attivata emodinamica. Appena sarà pronta la delibera di giunta, l’Asl la dovrà applicare". Non sono bastate la raccolta firme e le proteste dei pediatri.

da http://edizioni.lastampa.it/vco/articolo/lstp/30974/

giovedì 17 gennaio 2013

Crevoladossola - Il sindaco difende il San Biagio, ma la figlia nasce a Varese

Gianni Rondinelli, sindaco di Crevoladossola, ha sempre difeso il punto nascite di Domo

LUCA BILARDO

San Biagio, Domodossola

E’ sempre stato tra gli amministratori in prima linea in difesa del punto nascite del San Biagio di Domodossola, a fianco dei comitati e dei colleghi sindaci nella battaglie in difesa della sanità. Presidi e manifestazioni hanno sempre visto la sua presenza e il suo intervento. Quando però la moglie ha dovuto partorire ha optato per l’ospedale di Varese. Difende la scelta Gianni Rondinelli, sindaco di Crevoladossola, che lunedì è diventato padre per la seconda volta. La moglie infatti ha dato alla luce Carola: non al San Biagio, ma fuori regione. "E’ una decisione che ha amareggiato prima di tutti mia moglie e me, avremmo voluto che nostra figlia nascesse al San Biagio - commenta Rondinelli -. La scelta di andare a Varese non è una mancanza di coerenza. Avendo fatto un parto cesareo per la prima figlia, per ragioni di sicurezza lo stesso si è dovuto ripetere anche in questa occasione. I protocolli ora in vigore non permettono di fare al San Biagio parti programmati e quindi abbiamo dovuto scegliere un’altra struttura".

Varzo - "Lascio il mio posto a chi ha famiglia". Rinuncia al trapianto e muore

Walter Bevilacqua, pastore tra le montagne dell'Ossola, aveva 68 anni. Al parroco disse: "Io sono solo, è giusto così".


RENATO BALDUCCI

W. Bevilacqua aveva 68 anni

"Sono solo, non ho famiglia. Lascio il mio posto a chi ha più bisogno di me. A chi ha figli e ha più diritto di vivere". Walter Bevilacqua lo aveva confessato al parroco poco tempo fa. La morte l'ha colto durante la dialisi a cui si sottoponeva ogni settimana all’ospedale San Biagio di Domodossola. Il cuore ha ceduto durante la terapia e la bara è stata portata a spalle al cimitero dagli alpini di Varzo, penne nere come lui. Dietro al feretro, le sue sorelle Mirta e Iside: "Era proprio come lo descrivono: altruista, semplice. Un gran lavoratore. Sapeva che un trapianto lo avrebbe aiutato a tirare avanti, ma si sentiva in un’età nella quale poteva farne a meno. E pensava che quel rene frutto di una donazione servisse più ad altri" racconta Iside.
Una vita piena di sacrifici, così come quelle di altri pastori di montagna, stretti alla loro terra. Solitario e altruista, nel momento più delucatio della vita ha detto no al trapianto. "Sono in molti che aspettano quest’occasione. Persone che famiglia e più diritto a vivere di me. E’ giusto così" aveva detto, con quella naturalezza che l'ha sempre contraddistinto. Bevilacqua è morto pochi giorni fa a 68 anni, una storia venuta alla luce quando il parroco del paese, don Fausto Frigerio, l’ha raccontata in chiesa durante la messa, un esempio da affidare a tutti. Quella frase pronunciata tanto tempo prima, gli era rimasta impressa: "Me l’aveva detto durante una chiacchierata. So che l’aveva confidato anche a un conoscente con cui si trovava in ospedale per le terapie» racconta il prete. E' questa la notizia che ha bucato il silenzio dell'Ossola, in una valle corridoio verso la Svizzera, a una manciata di minuti. Sui monti della valle Divedro, Walter Bevilacqua ha trascorso i suoi ann, allevato dal nonno Camillo, uomo di altri tempi, ligio alle regole, gran lavoratore. Da lui aveva imparato a non risparmiarsi mai, a non lamentarsi delle difficoltù di chi vive in quota. "Credo non abbia mai fatto le ferie" racconta chi lo conosceva bene. L’agricoltura e gli animali erano la sua passione. Il suo mondo era là, una fetta di terra strappata alla montagna che poco più in alto diventa spettacolo nella conca dell’alpe Veglia.

mercoledì 16 gennaio 2013

Domo: finale europea Zero Robotics, 5° il Marconi Galletti


Domodossola
Quinto posto per gli studenti del Marconi Galletti di Domodossola alla finale europea della Zero Robotics. Hanno gareggiato contro una cinquantina di squadre di diversi Paesi e la finale si è tenuta l’11 gennaio presso la sede dell’ESA a Nordwijk in Olanda. 6 i componenti la squadra domese. La competizione consisteva nella creazione di programmi che venivano eseguiti da piccoli robot satelliti che si muovevano in assenza di gravità; questi robot vengono usati dalla Nasa all’interno della stazione spaziale, per provare una serie di manovre come gli attracchi. Oltre ad affrontare la gara, gli studenti hanno visitato la sede, seguito seminari, incontrato gli astronauti e la gara vera e propria si è svolta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, in collegamento con l’ESA. Soddisfazione per il piazzamento ottenuto ma soprattutto per l’esperienza fatta dai ragazzi da parte del dirigente scolastico Carmelo Arcoraci e dall’insegnante referente, il docente di elettronica e sistemi Raimondo Sgrò. La squadra del Marconi Galletti era composta da Gianluca Quolibetti, Sean Davoli, Stefano Fiocca, Filippo Marcodini, Andrea Brunelli e Sergio Busetti.

lunedì 7 gennaio 2013

Ius Soli: Napolitano si complimenta con la Città di Domodossola

Il Consigliere per gli Affari Interni del Presidente della Repubblica ha scritto al Sindaco di Domodossola, Mariano Cattrini, comunicando l’apprezzamento del Presidente Napolitano riguardo il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini nati da genitori stranieri, residenti a Domodossola. Il Presidente della Repubblica – si legge nella lettera – ha apprezzato la decisione del conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini nati da genitori stranieri. L’attribuzione della cittadinanza onoraria – continua il documento – può rappresentare un prezioso contributo per un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema, anche se tale provvedimento non ha ovviamente un valore giuridico, ma solo simbolico. L’iniziativa ha tuttavia il merito di riconoscere le seconde generazioni come parte integrante della nostra società. Nella lettera si evidenzia poi il disagio, già più volte rilevato dal Presidente Napolitano, di tutti quei giovani che, nati o cresciuti nel nostro Paese, rimangono troppo a lungo legalmente “stranieri”, nonostante siano, e si sentano, italiani nella loro vita quotidiana, e si auspica che queste iniziative costituiscano uno stimolo a una seria e approfondita riflessione anche in sede parlamentare, per una possibile riforma delle modalità e dei tempi del riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri”.

mercoledì 2 gennaio 2013

Villadossola: quel giovane medico ossolano nel cuore di Rita Levi Montalcini


Rita Levi Montalcini
 La scienziata conobbe Germano Rondolini all'università. Poi le strade si divisero

CARLO ZANINETTI

Se quel matrimonio fosse avvenuto, tra gli ossolani illustri figurerebbe anche un premio Nobel; se non proprio ossolano di origine, almeno d’adozione. O forse Rita Levi Montalcini non sarebbe mai diventata la celebre scienziata che è stata, rimanendo "prigioniera" della provinciale, seppur agiata, quotidianità di moglie di un medico di montagna. Figlio del medico condotto di Villadossola, Germano Rondolini nel 1931 si iscrive alla facoltà di Medicina a Torino, seguendo le orme del padre e del fratello maggiore Luigi (che poi diventerà il celebre medico viperaio di Quarna). Scenario dell’incontro fra la matricola e Rita Levi Montalcini - come quest’ultima racconta nell’autobiografia (Elogio dell’imperfezione) - è il "lugubre e solenne" anfiteatro dell’Istituto anatomico dell’università, che si apre su corso Massimo d’Azeglio.

da http://edizioni.lastampa.it/vco/articolo/lstp/29219/