sabato 9 febbraio 2013

Da Candoglia al Duomo di Milano, la strada del marmo patrimonio Unesco

Cava Candoglia
La proposta di candidatura arriva da Angelo Caloia, presidente della Veneranda fabbrica del Duomo di Milano

FILIPPO RUBERTA'

Le cave di Candoglia, il fiume Toce ed il Lago Maggiore nel patrimonio dell’umanità ? La domanda è tutt’altro che velleitaria. E’ di questi giorni l’annuncio, da parte del presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Angelo Caloia, dell’avvio dell’istruttoria per inoltrare la richiesta all’Unesco. Questi gioielli del Vco, infatti, fanno parte dell’intero «Sistema Duomo» che Caloia, docente di economia alla Cattolica ed ex presidente dello Ior, la banca vaticana, chiederà di salvaguardare.

Spiega il presidente: «La decisione di intraprendere questo percorso è stata pensata e ripensata nei minimi particolari. Non si tratta di valorizzare un singolo monumento, cioè il Duomo, ma l’intero sistema che dal 1387, anno in cui Gian Galeazzo Visconti destinò le cave di Candoglia alla Veneranda Fabbrica, ruota intorno a questa grande opera».

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