lunedì 18 febbraio 2013

Editoria, i sindacati protestano. Tre giorni di sciopero delle edicole

La chiusura dal 24 al 26 febbraio per «richiamare l’attenzione sullo stato di crisi della categoria e contro il silenzio del governo e della Fieg»

ROMA

Le organizzazioni sindacali dei rivenditori di quotidiani e periodici hanno proclamato uno sciopero di tre giorni dal 24 al 26 febbraio. Lo annunciano in una nota Snag Confcommercio, Sinagi (Flc Cgil) e Usiagi Ugl. Le edicole saranno chiuse per «richiamare l’attenzione sullo stato di profonda crisi della categoria» e «contro il silenzio del governo e della Fieg».

Tra le cause della crisi in atto, spiegano i sindacati, «la prolungata assenza di regole certe - richieste con forza e ripetutamente dalle organizzazioni sindacali - al governo e alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg), alla mancata riforma dell’editoria, promessa dai diversi Governi, di cui molto si è discusso senza approdare a soluzioni concrete, e alla mancata apertura del confronto per il rinnovo dell’accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e dei periodici, che pongono in seria difficoltà l’operatività e l’esistenza stessa delle edicole».

«Il silenzio del Governo e della Fieg - proseguono i sindacati - è divenuto intollerabile a fronte di 30.000 posti di lavoro che rischiano di sparire nei prossimi mesi, aggiungendosi agli oltre 20.000 posti di lavoro persi negli ultimi anni a seguito della chiusura di 10.000 edicole». Si tratta, conclude la nota, «di dati allarmanti che mettono in risalto lo stato di assoluto pericolo in cui versa non solo la categoria degli edicolanti ma il diritto costituzionalmente garantito al pluralismo dell’informazione».

Nessun commento:

Posta un commento