mercoledì 27 luglio 2016

Nuove iniziative estive per la libreria La Pagina di Villadossola

VILLADOSSOLA - La libreria La Pagina, di Villadossola, organizza per questo fine luglio e inizio agosto, una serie di presentazioni librarie nei comuini di Antrona Schieranco con la manifestazione "Laghi e libri" con tre serate, mentre a Macugnaga con una sola serata.
Vedi le locandine qui sotto.


La Redazione

venerdì 22 luglio 2016

giovedì 14 luglio 2016

Con una Messa il 3 luglio e un incontro il 12, Villadossola riabbraccia don Benoît Lovati

Don Benoît nel suo ufficio a Bissi Mafou
VILLADOSSOLA - Don Benoît Lovati, coadiutore a Villadossola fino al settembre 2009, da sette anni è missionario in Ciad (Africa) e precisamente nel sud-ovest del paese, nella Parrocchia di Bissi Mafou, Diocesi di Pala al confine col Camerun, mandato dall'allora Vescovo di Novara Mons. Renato Corti. Don Benoît era già tornato per la prima volta tre anni fa nell'estate 2013. Rientrato in Italia i primi di giugno, ha passato un periodo con la famiglia a Novara, per poi raggiungere Villadossola e l'Ossola all'inizio di luglio, dove prevede di trattenersi fino alla fine del mese.
Finora don Benoît ha tenuto due incontri pubblici a Villadossola, una bellissima Santa Messa la mattina di domenica 3 luglio in piazzale Lecomte, nella zona sud della cittadina, di cui riportiamo qui sotto, un articolo tratto dal settimanale locale "Il Popolo dell'Ossola" dell'8 luglio  e una serata martedì 12 presso l'Oratorio San Domenico Savio, in cui ha aggiornato i presenti sulla situazione geo-politica del Ciad, sui progetti realizzati in questi 7 anni nella sua missione e come è cambiato col passare degli anni il suo rapporto umano con il popolo Mundang, che vive nella sua parrocchia. 
Ha raccontato don Benoît che nella primavera scorsa è stato rieletto il presidente, che si appresta ad iniziare il suo ventisettesimo anno di potere, ottenuto con un colpo di stato e mantenuto grazie ad elezioni non garantite da democrazia. Ha raccontato delle incursioni di Boko Haram, che non sono ancora giunte nella sua missione ma hanno determinato un clima teso e di maggior sorveglianza. Il denaro che arriva grazie allo sfruttamento delle terre espropriate da parte dei cinesi, ma alla popolazione non arriva nulla. Ha poi parlato della cultura, concezione della vita e della morte, della religione animista, delle usanze e credenze molto lontane dalle nostre concezioni, ma che richiedono accettazione.
Don Benoît ha poi aggiornato i presenti, sull'evoluzione dei progetti in corso nella sua missione di Bissi Mafou: la ristrutturazione del "Dispensario medico" è conclusa, i parti nel reparto maternità sono passati da 15 a 150 all'anno. La struttura non viene più considerata come un luogo di prima accoglienza alla salute, ma bensì un vero e proprio ospedale, anche se manca la strumentazione diagnostica. Ha poi illustrato la situazione scuola: l'istruzione non ha certo la priorità, ciò che conta è la terra, la coltivazione del miglio, il campo determina i tempi, per cui la frequenza scolastica è irregolare. Gli insegnanti statali sono mal retribuiti, spesso dedicano parte della giornata all'insegnamento e parte alla coltivazione dei campi, portandosi con sé gli studenti. Le missioni hanno istituito così scuole cattoliche che vengono considerate di qualità, grazie a docenti meglio retribuiti che possono dedicarsi completamente all'insegnamento che è svolto in lingua locale per i più piccoli, ma che poi viene tralasciata per utilizzare solamente il francese (lingua ufficiale ciadiana oltre all'arabo), con programmi didattici francesi e al numero più esiguo di allievi per classe (50 circa, aziché 120/150 per le classi della scuola statale). E poi i libri, racconta ancora don Benoît: «Immaginatevi dei banchi accostati uno all'altro e un libro che i bambini si passano facendolo scorrere tra quelle file di banchi».


da Il Popolo dell'Ossola, n° 27 dell'8 luglio 2016
La Redazione